Le intolleranze alimentari rappresentano una parte importante delle reazioni avverse del nostro organismo agli alimenti, e possono causare sintomatologie croniche di difficile diagnosi.

Le cause delle intolleranze alimentari sono determinate da una reazione infiammatoria innescata da “allergie ritardate” ad alimenti ripetutamente ingeriti.

Una concausa è sicuramente rappresentata da un’alterazione qualitativa e quantitativa della nostra flora intestinale.

 

I sintomi più comuni delle intolleranze verso gli alimenti sono rappresentati da:

  • Cefalea (mal di testa)
  • Sintomi gastrointestinali
  • Eruzioni cutanee
  • Ritenzione idrica (dottore oggi mi sento gonfio?!)

I disturbi dell’apparato digerente, quali:

  • difficoltà digestive
  • gas intestinale
  • dolori
  • stipsi e diarrea, sono i primi a comparire, e successivamente si manifestano i disturbi dell’intero organismo con sintomi cronici di difficile terapia.

L’esperienza degli ultimi 20 anni ha evidenziato che si può diagnosticare l’intolleranza verso gli alimenti con un semplice test del sangue.

Questo tipo di test mette a contatto estratti alimentari con i globuli bianchi del nostro sangue, studiando le modificazioni infiammatorie delle cellule al microscopio.

La nostra proposta è quella di cercare la reattività del nostro organismo, non contro un numero notevole di alimenti (60 -100), ma testando i nostri globuli bianchi contro un numero limitato di estratti rappresentato dalle grandi famiglie alimentari.

Scaturisce in questo modo un test delle intolleranze che indica al medico ed al paziente l’intolleranza contro i più importanti gruppi di sostanze alimentari.

I grandi gruppi alimentari di riferimento per la popolazione europea sono rappresentati da:

  • frumento e cereali correlati
  • latte e prodotti lattiero caseari
  • uovo
  • manzo
  • caffè
  • zucchero
  • vegetali “comuni”
  • lievito di birra

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Questo test semplifica non solo la diagnostica delle reazioni avverse agli alimenti, ma anche le indicazioni dietetiche che scaturiscono da un test semplificato per le intolleranze.

Il primo approccio dietetico che si ottiene da tale test semplificato è rappresentato da una “dieta di disintossicazione personalizzata”.

Con questo test quindi si esegue in prima battuta una dieta “personalizzata” capace di escludere le grandi famiglie alimentari (latticini, lieviti ecc.) per un tempo limitato alle due o tre settimane.

Un approccio dietetico, così semplice e ridotto nel tempo, può dare, in molti pazienti, risultati positivi.

Una corretta alimentazione determina il ritorno in breve ad uno stato di benessere.